Domande frequenti
01. In quali luoghi si possono installare le macchine e gli impianti WET STONE?
Trovano giusta collocazione in ambienti chiusi intensamente frequentati, quali scuole, palestre, sale congressi, ospedali, ristoranti e qualsiasi altro luogo di aggregazione.
02. Possono essere installate anche in luoghi di lavoro con inquinanti pesanti?
Assolutamente sì. Le nostre macchine e i nostri impianti sono progettati per ambienti particolarmente critici. Polveri, fumi, vapori, solventi, sono tra le principali fonti di inquinamento indoor, ma anche sostanze non visibili o percettibili dall’olfatto possono rappresentare, con il tempo, un grave rischio per la salute
03. Quali benefici si ottengono a installarle in un’attività zootecnica?
I benefici sono molteplici: abbattimento polveri, drastica riduzione di ammoniaca e acido solfidrico, il tutto a vantaggio del benessere animale. Ulteriore vantaggio è la riduzione delle patologie, soprattutto respiratorie, oltre che l’aumento della resa produttiva. Gli ambienti risultano, inoltre, più salubri per gli operatori. Apprezzabile la riduzione dell’impatto olfattivo all’interno e verso l’esterno. Notevole risparmio dei costi energetici.
04. Assorbono molta energia elettrica?
Macchine e impianti, al fine di depurare costantemente l’aria, funzionano, laddove richiesto (zootecnia), anche 24 ore su 24 e nonostante ciò i consumi sono esigui. Adottiamo componenti a basso consumo energetico, ma soprattutto il risparmio è dato dalla stabilità del microclima all’interno dei locali, dove non necessitano di areazioni forzate e, di conseguenza, di azioni atte successivamente a riscaldare o raffreddare i locali.
05. Quale è la manutenzione e quali i ricambi da sostituire?
Il principale filtro è rappresentato dall’acqua e quindi praticamente infinito. Periodicamente, laddove previsto, c’è da sostituire il filtro HEPA ogni due anni e le lampade UVC ogni 8000 ore di funzionamento. Operazioni, queste, alla portata dell’utente.
06. C’è bisogno di aggiungere additivi chimici all’interno delle macchine?
Nessun additivo chimico da aggiungere. Il ricircolo dell’acqua sul biofiltro in pietra pomice garantisce lo sviluppo e il mantenimento di un naturale biofilm costituito da microrganismi utili. Nella fase di avvio, o dopo operazioni di pulizia interno macchina, può essere utile l’aggiunta di un nostro prodotto batterico-enzimatico.
07. Chi garantisce che le macchine e gli impianti WET STONE depurino effettivamente l’aria?
Prima di passare alla produzione, e ai successivi brevetti, le macchine sono state a lungo testate e le misurazioni dell’aria trattata sono state effettuate da istituti universitari. A richiesta del cliente, è possibile, in ogni momento, effettuare monitoraggi e misurazioni negli ambienti trattati.
08. Negli ambienti trattati con le macchine e gli impianti WET STONE si riesce a prevenire anche il rischio biologico?
L’aria depurata, prima che venga reimmessa negli ambienti, viene indirizzata a un filtro HEPA e successivamente convogliata in un vano schermato corredato di lampade UVC. Questo ulteriore trattamento garantisce una completa barriera a ogni tipo di microrganismo, virus compresi, e a una totale sterilizzazione.
09. Cosa sono i bioattivatori?
I bioattivatori, o starter biologici, sono un concentrato di elementi naturali, vegetali e minerali, in
grado di ripristinare e accelerare i naturali processi di biodegradazione delle sostanze organiche.
10. Quale è la differenza tra bioattivatori e concentrati batterici?
L’inoculo dei soli batteri non sempre risulta efficace. Fattori come pH, temperatura o
condizionamenti chimici, possono ridurne l’attività e la riproduzione.
I nostri starter biologici hanno tutte le caratteristiche proprie dei bioattivatori e, inoltre,
contengono batteri, funghi utili selezionati e pool enzimatici.
11. Come agiscono i bioattivatori?
L’azione, una volta attivati nell’ambiente, è molto rapida grazie al lavoro degli enzimi e dei
batteri. L’attività bioattivante si apprezza nel medio e lungo periodo, quando tutti gli elementi
naturali contenuti nei composti concorrono al ripristino delle condizioni biologiche dei siti ove
sono stati applicati, favorendo la vita e la riproduzione dei microrganismi autoctoni.
12. Dove è consigliato applicare i bioattivatori?
L’utilizzo dei bioattivatori è non solo consigliato, ma spesso indispensabile, in tutte quelle
situazioni dove l’attività biologica del sito è rallentata o destabilizzata. Le applicazioni sono
quindi suggerite per gli impianti di depurazione biologica, civili, industriali o zootecnici, così come
per fosse settiche, reti fognarie, su cumuli di qualsiasi materiale organico (centri lavorazioni
rifiuti), nel settore agroalimentare, contenitori rifiuti, mezzi di trasporto, attività zootecniche,
corsi fluviali ecc.
13. I batteri e gli enzimi presenti nei composti sono pericolosi?
I nostri prodotti non sono pericolosi per l’uomo, gli animali e l’ambiente, in quanto trattasi di
batteri e funghi selezionati, da enzimi per la maggior parte contenuti nelle materie vegetali di
origine.
Tutti i nostri prodotti contengono esclusivamente microrganismi classificati nel gruppo 1 della
vigente normativa (Art. 268 – Decreto Legislativo 09.04 2008, n. 81)
14. L’utilizzo dei bioattivatori riduce i cattivi odori?
La risposta è assolutamente affermativa. L’utilizzo sistematico sulla matrice organica, di qualsiasi
natura, contribuisce a una pronta degradazione della componente putrescibile. La veloce e totale
mineralizzazione ha come naturale conseguenza una decisa riduzione degli odori molesti; una
risoluzione del problema alla fonte e non una copertura degli effetti.
Laddove non sia possibile la risoluzione alla fonte (impianti di depurazione chimico-fisici),
abbiamo realizzato composti liquidi enzimatici in grado di attenuare, e in gran parte
neutralizzare, il fastidioso effetto dato dalle sostanze maleodoranti diffuse.